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II edizione festival della letteratura

25/6/2018

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II edizione del festival della letteratura: Una Montagna di libri. Il tema di quest'anno è: RADICI.
QUANDO: 16-20/05/18
DOVE: Sant'Oreste (ROMA)

Leggi la locandina e segna gli incontri a cui ti piacerebbe partecipare, io in particolare ti segnalo:
Mercoledì 16 maggio: alle 18.00, in apertura del festival, c’è l’appuntamento con la madrina del festival Daria Maraini che presenta Tre donne, edito da Rizzoli.

Sabato 19 maggio: Sei hai sempre sognato di assaggiare i famosi arancini di Montalbano o il cocktail di Lolita non puoi mancare! Vieni a provare l’aperitivo letterario che abbiamo pensato per te, è alle 19.30 davanti alla biblioteca comunale. Potrai chiedere anche la lettura di qualche testo tra quelli a scelta… ma non ti svelo di più.

Domenica 20 maggio:
Ore 10.00 Se è l’evasione ciò che cerchi cosa c’è di meglio dell’escursione letteraria che Avventura Soratte ha organizzato per te? 
Ore 16.30 Anna Foa presenta nel pomeriggio il suo libro: Portico d'Ottavia. 
Ore 18.00, per chiudere,  qualche stornello popolare in via del Podestà per respirare aria di tradizione.

Allora? Cosa aspetti? Vieni a goderti una giornata di libri e cultura a Sant’Oreste.
Per tutte le informazioni puoi scrivere qui: info@prolocosantoreste.com

Vittoria Gravina
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mosaico, una storia veneziana, di marco de luca

25/6/2018

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In Mosaico ho trovato un buon testo che facilmente potrebbe mettere a tacere chi sostiene che Self sia sinonimo di poca qualità ​
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Cortigiane, sicari e avidi mercanti non sono che una parte delle figure che popolano Mosaico.
Siamo nella Venezia del 1583. Il lettore si muove tra i personaggi come su una scacchiera capendo subito, grazie alle scene che gli vengono presentate, chi comanda e chi, invece, esegue gli ordini.
Immediata è la simpatia per il protagonista, il capitano Iñacio Cortés. Un avventuriero portoghese che, come l’autore, è veneto solo d’adozione.
È sicuramente l’assenza di scrupoli che porta questo personaggio a provare a riscattarsi per potersi conquistare un piccolo angolo di luce in una città che sembra aver già deciso il ruolo di tutte le sue comparse.
Poi, c’è l’amore per Chiara Fracassa, la bella cortigiana che Cortés vorrebbe un giorno sposare.
Mosaico inizia quando il portoghese viene coinvolto nella ricettazione di un gioiello rubato, una collana di smeraldi. Cortés farà così la conoscenza dello Schiavone, uno degli uomini più pericolosi di Venezia con il quale stringerà un’alleanza e proverà a ricattare il potente Fabio Florian.

Cortés riuscirà a divincolarsi dalle logiche che muovono Venezia e a sposare l’amata Chiara Fracassa? E lei riuscirà a riscattarsi dal lavoro di meretrice?
Questi sono solo due degli interrogativi che spingono il lettore a muoversi su questo mosaico assieme ai personaggi guidati dall’abile mano dell’autore che, con perizia e cura, ha disposto ogni tassello in funzione del disegno finale.
Un buon romanzo storico che soddisferà sicuramente gli appassionati del genere.

Se volete immergervi nella magica Venezia dell’epoca ricca di intrighi e giochi di potere potete acquistare il libro qui.

Vittoria Gravina
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non finito, di maria teresa koraci

25/6/2018

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È Maria Teresa Koraci, autrice di questo libro, a prestare la voce a Camille Claudel, donna, scultrice e amante di Auguste Rodin, costretta in un manicomio fino alla sua morte.
Il libro racconta o, per meglio dire, strappa frammenti di ricordi che si mescolano confusi senza un tempo e uno spazio preciso; battono alla porta come farebbe un pedante sconosciuto e si intrufolano, nella mente di Camille, con la facilità che si immagina in un luogo come quello del manicomio.
Un lungo flusso di coscienza spesso interrotto da quel presente che, senza sconti, irrompe nei momenti che la mente rivive trasformandoli in ricordi e relegandoli in un tempo ormai passato.
È forse la determinazione o la voglia di sopravvivere a se stessa che porta Camille ad aggrapparsi alla sola cosa che le resta: i ricordi.
Non finito è un soliloquio che si veste di momenti, memorie e pensieri fugaci che si disperdono con la stessa velocità con cui nascono.
L’immedesimazione è pura, le parole sono vere e perfino i momenti che Koraci-Claudel trascrive hanno la precisione di una lama ben affilata.
Forse la madre, il fratello Paul e Auguste Rodine, a cui Camille scrive, sono solo un pretesto, un esercizio della mente, ma l’immagine delle sue mani che scolpiscono l’aria hanno la bellezza e la forza di un pugno alla bocca dello stomaco.
Un libro che mi ha incuriosito già dal titolo e che mi ha piacevolmente sorpreso. Un’ottima prova di scrittura che conferma questo testo tra i libri da rileggere più di una volta.

​Consiglio questa lettura a chi ad un libro chiede di essere catturato, affascinato, turbato.
Puoi acquistare questo libro qui.

Vittoria Gravina
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    Giugno 2018

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